CONIGLIO SELVATICO

Coniglio selvatico

Coniglio selvatico
Oryctolagus cuniculus
Nomi dialettali: Cunigghiu (adulto), Saittuni (giovane), Carmuciu (giovanissimo)

Dimensioni: non supera i 50 cm. di lunghezza ed il peso si aggira tra 0.4 e 1.2 Kg..

Distribuzione: originariamente diffuso in Europa centrale e meridionale, a seguito di successive introduzioni a scopo venatorio, è ormai presente in molte parti del mondo.
Oltre che in Sicilia questa specie è ben diffusa in tutte le piccole isole circumsiciliane (è stato introdotto nel 1980 a Linosa e successivamente anche ad Alicudi).

Presenza in Sicilia e nella Riserva: ritenuto diffuso e abbondante in tutta l’isola, non è in verità nota con esattezza la sua situazione reale.
Nella Riserva è presente con una popolazione consistente, che ha avuto un incremento negli ultimi cinque anni.

Habitat: predilige zone pianeggianti o collinari, ben drenate, preferibilmente sabbiose ed in cui la vegetazione sia costituita principalmente da cespugli e macchie erbose.
E’ però , grazie alle eccezionali capacità adattative, ugualmente diffuso nei boschi di latifoglie e di conifere, in zone cespugliate presso campi coltivati e addirittura in zone di recente colonizzazione vegetale quali ambienti vulcanici.
Si può trovare anche in alta montagna benché preferisca le basse quote.

Biologia e ciclo riproduttivo: i giovani conigli raggiungono la maturità sessuale già all’età di 8-10 mesi. Il periodo riproduttivo varia a seconda delle condizioni climatiche, potendo estendersi anche a tutto l’arco dell’anno.
La gestazione dura da 28 a 31 giorni e le nascite sono generalmente più frequenti da marzo a novembre.
Prima delle nascite, la femmina prepara una tana ben imbottita di peli che strappa dal proprio ventre; qui vengono partoriti i piccoli, di solito in numero da 5 a 12. L’allattamento si protrae per circa tre settimane e ad un’età compresa tra le 4 e le 5 settimane, i giovani abbandonano la tana e si rendono indipendenti.

Aspetti eco-etologici: tipicamente gregario, forma piccole colonie composte da più nuclei familiari. Scava sistemi di tane abbastanza complessi con corridoi, numerose uscite, sfiatatoi e camere principali utilizzati un po’ da tutti i membri della colonia. Dopo l’accoppiamento ogni femmina scava una larga tana dove avverrà il parto.
Prevalentemente crepuscolare, durante il giorno sta nascosto nella tana o in buche riparate, uscendo solo raramente allo scoperto.

Alimentazione: il Coniglio selvatico si nutre di cibo vegetale di vario tipo: erbe, gemme, germogli ma anche radici e cortecce. Gli escrementi, di solito a palline singole (più piccole di quelle della Lepre), possono essere da esso reinseriti e sottoposti ad una nuova digestione.

Marina Costanzo

Coniglio selvatico