CAPINERA

Capinera

Capinera
Sylvia atricapilla
Nome dialettale: Testanivura

Dimensioni: la Capinera è un piccolo uccello, con una lunghezza alare di circa 66 mm., ed un peso di circa 16 grammi.

Distribuzione: è presente nella maggior parte dell’Europa, in Africa settentrionale e Asia minore, con popolazioni settentrionali migratrici che presentano ala più lunga ed appuntita e popolazioni meridionali, parzialmente o totalmente stanziati, con ala corta ed arrotondata.

Presenza in Sicilia e nella Riserva: la Capinera è abbastanza diffusa come nidificante in tutta la Sicilia, comprese alcune isole dell’arcipelago delle Eolie. Inoltre nel periodo invernale si registra l’arrivo di contingenti di Capinere provenienti da popolazioni settentrionali, le quali in Sicilia insieme alla popolazione (o parte di essa) residente.

Habitat: l’ambiente elettivo della Capinera in Sicilia è costituito da boschi di latifoglie ed in generale zone alberate e a macchia alta, ad altitudini che vanno dal livello del mare sino a 1.800 m.; si è adattata inoltre a vivere in ambienti coltivati ( anche agrumeti), dove la sua densità può essere superiore che in ambienti naturali.

Biologia e ciclo riproduttivo: la Capinera inizia la nidificazione fin d’aprile, più comunemente da maggio. Il nido viene costruito ad un’altezza da terra variabile tra mezzo metro e tre metri, su essenze arboree o arbustive; in diversi casi sono stati trovati nidi su specie coltivate, come il limone, il mandarino, il nespolo o anche la fava. Le uova sono generalmente 4 e vengono incubate da entrambi gli adulti per 13-14 giorni. Generalmente questa specie compie due covate annue; talvolta l’ultima deposizione avviene anche in agosto, e conseguentemente l’involo dei piccoli in settembre.

Aspetti eco-etologici: la Capinera è una specie molto attiva e piuttosto riservata, che abitualmente si nasconde all’interno della vegetazione. Nella maggior parte dei casi la sua presenza può essere registrata solo attraverso i suoi versi secchi e brevi o il canto melodioso. Nonostante si tratti di una specie abitualmente solitaria, durante il periodo invernale si possono osservare insoliti raggruppamenti di maschi su un’unica pianta (Bagolaro, Edera).

Alimentazione: specie tipicamente insettivora durante il periodo riproduttivo. Durante la stagione autunno-invernale, per una durata anche di sei mesi, la Capinera assume una dieta prevalentemente frugivora, anche per l’esistenza di un ritmo endogeno che determina la preferenze alimentari. E’ stato dimostrato inoltre che la dieta frugivora delle Capinere svernanti non va considerata una dieta “povera” limitata alla cattiva stagione, in quanto le specie vegetali di cui le Capinere mangiano i frutti hanno generalmente un contenuto nutritivo piuttosto alto.

Gabriella Lo Verde

Capinera