ASPERULA RUPESTRIS (RUBIACEAE)

Asperula rupestris

Asperula rupestris (Rubiaceae)

Nome volgare italiano: Stellina di Sicilia.

Descrizione: specie perenne suffrutticosa, alta (10-) 15-45 (- 50) cm. Fusto legnoso alla base, generalmente glabro, glaucescente e lucido, talvolta densamente peloso, con abbondanti rami eretti; internodi generalmente più di 12, i superiori distintamente allungati. Foglie verticillate a 6, grassette, lineari-subspatolate di (1) 2-3 x (10) 18-25 (30) mm, revolute al margine, brevemente acuminate, annerenti nel secco. Infiorescenze dense, capituliformi, con brattee lanceolate (1,8 x 4 mm), portate da rami fioriferi allungati; corolla con tubo gracile, di (4) 6 (8) mm, roseo e lobi generalmente più chiari, lanceolati, di 2-2,5 mm; antere di colore violetto scuro. Frutto glabro, di 2-4 mm, corrugato, di colore scuro.

Biologia: camefita suffrutticosa a ripresa vegetativa invernale e fioritura primaverile (aprile-maggio). La riproduzione avviene per seme.

Distribuzione: specie endemica della Sicilia occidentale dove viene riportata per le rupi calcaree ombrose marittime comprese tra Bagheria e Monte Cofano, oltre che a Favignana e Marittimo. Resta tuttora da confermare la segnalazione della specie per il territorio di Modica (Ragusa).

Ecologia: casmofita mesofita di habitat rupestri calcarei prevalentemente esposti a settentrione sino a circa m 600 s.l.m.

Nota: data la peculiarità dell’habitat in cui vive, la specie non corre pericoli immediati di grande rilievo; tuttavia è esposta all’eventualità di incendi e alla degradazione, diretta o indiretta, causata dall’eccesso di antropizzazione. Secondo la classificazione dell’I.U.C.N. la specie è da considerare “vulnerabile”.

Bibliografia: TINEO V., 1827 – Catalogus plantarum Horti Regii Panormitani: 276. Panormi.