RICCIO

Riccio

Riccio
Erinaceus europaeus
Nome dialettale: Rizzu

Dimensioni: mammifero di piccole dimensioni, la lunghezza testa-corpo è di 220-270 mm.

Distribuzione: è diffuso in tutta l’Europa e nel vicino Oriente. E’ presente inoltre in tutte le grandi isole mediterranee ad eccezione delle Baleari. A Malta vive l’affine Erinaceus algirus

Presenza in Sicilia e nella Riserva: il Riccio è ben diffuso in tutta la Sicilia.
Nella Riserva è presente ma non è facile incontrarlo a causa delle sue abitudini prevalentemente notturne.

Habitat: frequenta boschi con vegetazione erbacea bassa ma è anche diffuso nei prati, in campi aperti, in zone collinari e di pianura, soprattutto se vi sono folte siepi o cespugli.

Biologia e ciclo riproduttivo: il Riccio vive sulla superficie del terreno; costruisce un nido di foglie secche per la riproduzione e per il periodo di letargo; tale periodo in Italia continentale va da novembre a marzo ma in Sicilia, dove l’inverno è più mite, può occasionalmente essere attivo anche in inverno.
Durante il letargo la temperatura del corpo scende fino a quella dell’ambiente esterno e le pulsazioni cardiache si riducono notevolmente.
Il nido si trova solitamente fra fitti arbusti, fra rovi o sotto cataste di legna.
Le femmine effettuano una o due nidiate all’anno ciascuna costituita da 4 o 5 piccoli. Questi restano per circa tre settimane nel nido e durante questo periodo viene assunto il caratteristico rivestimento spinoso dell’adulto.

Aspetti eco-etologici: ha abitudini prevalentemente notturne ma talvolta esce durante il giorno. I Ricci non hanno molti nemici naturali; solo la Volpe rappresenta un potenziale predatore. Questa, grazie alla sua proverbiale astuzia, orina sul corpo del Riccio appallottolato costringendolo così ad aprirsi.

Alimentazione: si ciba prevalentemente di Insetti, Molluschi, Anellini e altri invertebrati ma talvolta preda anche piccoli Uccelli e micromammiferi. E’ anche nota l’abilità del Riccio nel catturare i serpenti, non escluse le vipere. Con queste intraprende una vera e propria lotta, offrendo come protezione contro il morso velenoso la sua corazza di spine nella quale si ritira appallottolandosi.

Problemi di conservazione: a causa della loro lentezza i Ricci sono frequentemente vittime delle automobili sulle strade. Sono facilmente allevabili in cattività e spesso vengono illegalmente commerciati.

Adelaide Catalisano

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